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Nel 1962 apre a Trento l'Istituto superiore di Scienze Sociali. Nasce senza alcun riconoscimento giuridico, chi si iscrive non sa se dopo i quattro anni di studio avrà una laurea. È una scommessa al buio che attira una nuova generazione di studenti. Solo pochi anni dopo Trento sarà conosciuta come la città di Sociologia.
Una serie ideata da Andrea Andreotti e prodotta da FilmWork.
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L'anno prossimo festeggerà 18 anni, ha un nome che si rifà al leggendario paese di miniere e misteriosi tesori ed è animato da un gruppo di persone che amano la propria terra, le sue tradizioni.L'anno prossimo festeggerà 18 anni, ha un nome che si rifà al leggendario paese di miniere e misteriosi tesori ed è animato da un gruppo di persone che amano la propria terra, le sue tradizioni.
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GENERAZIONE '68
SOCIOLOGIA, TRENTO, IL MONDO
Una mostra della Fondazione Museo storico del Trentino
Trento - Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale
Fino al 15 dicembre 2018
Le parole, i colori, le speranze, le lotte di un'intera generazione.
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Un allestimento espositivo richiede sempre una preparazione, un confronto, un dialogo tra professionalità e competenze diverse, ma tutte sinergicamente impegnate nel progetto, una rete di collaborazioni che mescola proficuamente gli aspetti storico-scientifici a quelli tecnico-realizzativi, più pratici e più materiali, ma non meno importanti e affatto secondari.
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La guerra come potente fattore di modernizzazione/emancipazione della donna convive con un'immagine tradizionale, rassicurante e consolatoria dell'universo femminile. Durante il conflitto, la donna diventa sia soggetto attivo sia oggetto passivo, non di rado corpo abusato e violentato.
Un programma di Lorenzo Gardumi, con la partecipazione di Quinto Antonelli e Luciana Palla.
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Il crollo di ogni ipotesi di guerra breve e vittoriosa comporta la mobilitazione totale di tutte le forze vive della nazione e lo sfruttamento delle risorse esistenti, materiali e umane. Un'operazione che implica il controllo politico-sociale delle masse chiamate a sostenere lo sforzo bellico.
Un programma di Lorenzo Gardumi, con la partecipazione di Quinto Antonelli e Luciana Palla.
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Per mobilitare la società e convincere i soldati della necessità di uccidere il nemico, governi e apparati propagandistici demonizzano l'avversario dipingendolo come barbaro e animale. In realtà, la guerra risveglia istinti primordiali che trasformano gli stessi soldati in «belve assetate di sangue».
Un programma di Lorenzo Gardumi, con la partecipazione di Quinto Antonelli e Luciana Palla.
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La guerra rappresentata dalla propaganda e la guerra reale, quella vissuta dai soldati in prima linea, un confronto tra due realtà inconciliabili perché la prima idealizza e mistifica il campo di battaglia per nasconderne l'essenza tragica e sanguinosa, il corpo dei soldati deturpato dalla violenza bellica.
Un programma di Lorenzo Gardumi, con la partecipazione di Quinto Antonelli e Luciana Pa
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Tre parole (sangue, merda e fango) riassumono l'esperienza dei soldati nelle trincee della Grande Guerra, un vissuto fatto di orrore, paura, alienazione, brutalità, sporcizia, un letamaio materiale che consuma fisicamente, moralmente e psicologicamente i combattenti.
Un programma di Lorenzo Gardumi, con la partecipazione di Quinto Antonelli e Luciana Palla.
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L'occupazione è terminata. Il 3 luglio 1968 in una assemblea infuocata i nuovi docenti si presentano agli studenti. Sta per iniziare il nuovo corso sotto la guida di Francesco Alberoni. Tra controcorsi, assemblee e contestazioni l'anno accademico prende il via. Il 1968 finisce.