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Paese che vai, luoghi comuni che trovi

  • I paesaggi naturali…

    Lo stereotipo degli stereotipi quando pensiamo all’Irlanda è questo: paesaggi incontaminati, praterie di un verde minerale su scogliere a picco sul mare. Qualche casa in lontananza. Opzionale: qualche pecora che bruca l’erba. Nuvole e onde: quanto basta. Sembra quasi di sentire il vento che soffia. Esseri umani? Manco a pagarli. Color correction? Un bel po’. @Lonely Planet Italia

  • …e le rovine medievali.

    Se poi vi piace il Medioevo, un bel castello, possibilmente disabitato, o i ruderi di una vecchia abbazia possono rendere ancora più gotica e romantica la vostra esperienza. Qui di solito il fotografo sceglie un enfatico cielo coperto. Molti di questi luoghi sono diventati set della celebre serie Game of Thrones, e sono visitati da fan nostalgici del mondo creato da George R. R. Martin. @Knights Templar

  • Le città irlandesi… in miniatura

    Sì, certo, Dublino, Kilkenny, ma anche le “capitali culturali” come Galway, considerata uno dei principali centri del gaelico. In realtà questa città è fra le più grandi del Paese, anche se attira molti turisti e turiste per alcuni scorci che sembrano miniature… le sue viuzze, i camini di mattoni e i negozi incorniciati da vetrine di legno, oppure le casette messe in fila lungo la foce del fiume. Non vi riesce lo scatto giusto? Niente paura, ci sono i tutorial su internet! @Lonely Planet Italia

  • Le leggende cristiane: San Patrizio

    Ma l’Irlanda, si sa, è anche Paese di forti sentimenti cattolici e con un profondo attaccamento al suo santo protettore, san Patrizio, figura che si muove tra storia e leggenda: per chi ci crede, fu lui a scacciare i serpenti, creature del demonio, da tutta l’isola. Portatore del cristianesimo in Irlanda, il santo viene festeggiato in patria e da tutte le comunità di emigranti irlandesi ogni 17 marzo con abbondanti bevute! @Wikimedia Commons

  • L’atmosfera dei pub

    E dove festeggiare se non nei tipici pub irlandesi? Boiserie di legno scuro e ammennicoli di ogni tipo appesi alle pareti, accumulati per generazioni. Un luogo caldo e accogliente, una specie di seconda casa dove condividere la tipica stout scura con gli amici e ascoltare musica dal vivo. La formula ha avuto talmente successo che questo stile è copiato ovunque, in maniera più o meno kitsch. @The Journal

  • Ma anche le leggende pagane

    Non ci sono solo i santi in Irlanda. Chi visita l’isola deve stare attento a uno strano folletto, chiamato leipreachán, italianizzato in leprecauno, che si diletta a ingannare noi enormi e pesanti esseri umani. Nelle leggende , però, siamo noi a tentare di ingannarlo, per scoprire dove nasconde la sua pentola piena di oro. Le tradizioni più recenti, ce lo descrivono vestito di verde e con un enorme cilindro o con una bombetta. @The Current

  • Il mitico trifoglio

    Qualche volta il leprecauno viene rappresentato con un trifoglio in mano. Questo simbolo è molto diffuso, ad esempio in ambito sportivo, pur non essendo tra quelli “ufficiali” del Paese. San Patrizio aveva usato questa foglia, che è unica ma divisa in tre parti, per tentare di spiegare l’idea di Trinità agli irlandesi. Attenzione quindi, deve essere un trifoglio e non un quadrifoglio! Sennò rischiamo di essere accusati di eresia… @ANSA

  • Fact checking

    Uno dei più grandi musei irlandesi, l’EPIC-The Irish Emigration Museum di Dublino, però non ci sta e al motto di “This is not us” ha presentato una campagna pubblicitaria di vecchie foto in cui sono stati aggiunti trifogli e copricapi verdi di vario tipo. Come a dire: occhio ai luoghi comuni sugli irlandesi e sull’Irlanda! In calce un invito: “Scoprite da noi quello che veramente ci rende irlandesi” @EPIC The Irish Emigration Museum

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    Due ex tunnel stradali riconvertiti nel 2008 in grande spazio culturale ed espositivo: le Gallerie sono oggi un luogo dedicato al racconto del passato con linguaggi innovativi.

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    Records alle Gallerie

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    Anelli di congiunzione alle Gallerie

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