Donne Leggendarie è un percorso di ricerca storica a cui hanno partecipato da protagoniste otto adolescenti, sedicenni e diciassettenni del Centro socio educativo interculturale Intercity Ramblers dell’Associazione Ubalda Bettini Girella onlus di Rovereto, interessate ai temi dell’emancipazione femminile a partire all’indagine sul ruolo sociale, culturale, economico, politico delle donne nella storia dell’umanità.
La curiosità e il desiderio delle ragazze, alcune straniere di seconda generazione di esplorare la dimensione dell’essere donna nel corso del tempo e nelle diverse culture, hanno rappresentato e sostenuto la loro motivazione e il loro impegno nella ricerca e nella scoperta di donne delle quali conoscere e riconoscere l’esistenza e il grado di influenza nei processi storici, culturali, scientifici, sociali, politici, delle epoche in cui hanno vissuto.
Sei sono le figure tratteggiate nella mostra e nel relativo catalogo, realizzati alla fine del percorso laboratoriale durante il 2020.
Felicia Bartolotta Impastato, mamma di Peppino assassinato a Cinisi nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 dalla mafia. Tosca Giordani che a vent’anni partecipa alla Resistenza contro i nazifascisti e diventa staffetta partigiana nella Vallagarina. Yayoi Kasama artista giapponese che nella seconda metà del ‘900 fa combaciare vita e arte e con la sua energia creativa apre nuovi significati ai femminismi e all’esperienza della malattia psichiatrica. Waris Dirie, attivista somala per i diritti umani che nel 2002 fonda un’organizzazione umanitaria che ha tra i suoi obiettivi principali la fine della pratica della mutilazione dei genitali femminili. Agnodice, donna ateniese vissuta nel IV secolo a. C. che diventa medico, ostetrica e ginecologa, nonostante la legge che vieta alle donne e schiavi di studiare medicina. Cloudette Colvin, una delle donne pioniere del movimento per i diritti civili degli afroamericani e scintilla all’interno del movimento di boicottaggio dei bus di Montgomery in Alabama.

Il progetto è stato promosso dalla Associazione Ubalda Bettini Girella onlus con il sostegno della Commissione pari opportunità tra donna e uomo della Provincia autonoma di Trento e con la partnership del Comune di Rovereto, Osservatorio Cara Città – Casa delle Donne di Rovereto, ANPI sez. “A. Bettini” Rovereto Vallagarina, Libreria Arcadia.

È stato un lavoro approfondito e rigoroso quello delle ragazze, con il supporto di Rachele Lorandi coordinatrice del Centro educativo, Micol Cossali e Giulia Mirandola della Casa delle donne e di Michela Nanut illustratrice.
Nel gruppo di lavoro, l’esperienza di studio e di ricerca e la realizzazione dei prodotti finali hanno avuto una pluralità di esiti.
Tra questi, l’aumentata consapevolezza della rilevanza del tema delle pari opportunità e della lunga storia di segregazione di genere a cui le donne sono state sottoposte nei secoli.
La scoperta e la sperimentazione di strumenti, metodologie, linguaggi propri della ricerca storica biografica.
L’investimento di intelligenza, creatività, fantasia e il rendersi conto che gli aspetti cognitivi sono ineludibilmente associati a quelli emozionali, che la conoscenza razionale è trainata dai sentimenti e dalle passioni.
Il consolidamento del senso di appartenenza alla comunità roveretana delle ragazze protagoniste del percorso che ha rappresentato una buona prassi di cittadinanza attiva, responsabile, solidale.

Il valore aggiunto nella diffusione di Donne Leggendarie è l’aver realizzato per ciascuna donna leggendari un manifesto che, insieme agli altri, è stato esposto negli spazi per affissioni di Rovereto, per essere visto e letto dai passanti nelle vie della città.
L’idea di avvalersi di affissioni si ispira a una pratica diffusa e consolidata in tante città: mettere in piazza storie che comunicano attraverso le immagini e le parole, ma che non sono né campagna pubblicitaria, né informazione.
L’idea è che a questo progetto, considerato l’entusiasmo e il gradimento delle protagoniste e l’apprezzamento di quanti hanno visto la mostra e letto il catalogo, possa essere data continuità e che nel tempo alle sei Donne Leggendarie, se ne aggiungano altre.
Viene proposta come attività didattica attraverso una mostra/laboratorio guidata alla scoperta delle Donne Leggendarie, in particolar modo per le scuole secondarie di primo e di secondo grado.
Rachele Lorandi
Psicologa e psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza, da anni lavora nel campo dell’educazione e coordina il progetto Intercity Ramblers dell’Associazione Ubalda Bettini Girella onlus. Questa esperienza le ha permesso di specializzarsi nel lavoro con le famiglie immigrate e in particolare con i minori di seconda generazione. Lavora a favore e a tutela dell’infanzia nelle situazioni di disagio e per la prevenzione delle fragilità. Si impegna perché i ragazzi e le ragazze possano crescere come cittadini e cittadine responsabili e solidali.
(Aggiornato all’8 marzo 2023)