DidattiCare

INDIZI, ovvero come progettare attività educative

Come scrisse l’artista Bruno Munari “complicare è facile, semplificare è difficile”. Riuscire a mediare esposizioni e mostre in modo semplice e accessibile, ma allo stesso tempo senza banalizzare i contenuti, è la sfida con cui i servizi educativi dei musei si misurano quotidianamente. 

A questo proposito vi voglio parlare di INDIZI, un mazzo di carte ideato da Alberto Michalette, educatore museale, divulgatore culturale e autore del podcast Museum Education. INDIZI nasce con l’obiettivo di facilitare il processo di ideazione di un’attività educativa: aiuta a delineare un’idea, a scriverla e a metterla a fuoco. Si presenta quindi come un valido alleato per favorire e supportare la progettazione di attività e laboratori in contesti museali e culturali.

Ma andiamo con ordine. Nel panorama dell’educazione museale, che ha il compito di permettere e favorire la relazione e il dialogo tra i pubblici e gli oggetti musealizzati, non esistono strumenti a supporto della progettazione, o per meglio dire esistono “solo” linee guida e alcuni libri che è indispensabile avere nella propria libreria, come The partecipatory musesum di Nina Simon (Museum 2.0, 2010), Il museo come esperienza educativa di Savero Cardone e Marta Masi (Progedit, 2017) e Museum Accessibility by Design di Maria Chiara Ciaccheri (American Alliance Of Museums, 2022). INDIZI è quindi il primo strumento nel suo genere, ha una funzione trasversale a più contesti culturali ed educativi e può essere facilmente utilizzato anche da musei diversissimi tra loro.

Questo strumento consiste in un mazzo di 72 carte che possono essere combinate fra loro in migliaia di possibilità. Le carte si dividono in 26 carte “azione” che rispondono alla domanda cosa, in 30 carte “strumento” che rispondono alla domanda come e in 16 carte “obiettivo” che rispondono alla domanda perché. Il cosa si traduce nell’azione che vogliamo svolgere, il come è lo strumento con cui la svolgiamo e il perché è l’obiettivo che intendiamo raggiungere. Non c’è un unico modo di combinare tra loro le carte, ognuno può sviluppare quello che pensa possa essergli più utile. L’autore per progettare un’attività partendo da zero suggerisce di pescare tre carte per ogni categoria collegandole tra loro rispondendo alle tre domande.

INDIZI©Alberto Michalette
INDIZI©Alberto Michalette

Siete scettici? Mettiamo alla prova INDIZI con un piccolo esperimento: proviamo a progettare un’attività per studenti di scuole secondarie di primo grado per lo spazio espositivo Le Gallerie a Trento, dove la Fondazione Museo Storico del Trentino in collaborazione con la fondazione Milano Cortina 2026 ha allestito la mostra Records- Anelli di congiunzione, in vista dei prossimi giochi olimpici invernali.

Peschiamo tre carte “azione”: osservare, riflettere, progettare. Poi tre carte “strumento”: fogli di carta, mostra, gesso. Infine tre carte “obiettivo”: creatività, opera, esprimersi. 

Le 9 carte pescate©Alberto Michalette

Ora proviamo a rispondere alla domanda come, cosa e perché collegandole tra loro: osservare e riflettere per progettare un elaborato utilizzando fogli di carta e gessetti allestendo una mostra o esposizione che abbia l’obiettivo di produrre delle opere che permettano di essere creativi e di esprimersi. Osservando le carte pescate mi è venuto in mente che nella mostra Records c’è una sezione dedicata ai poster che hanno accompagnato le diverse edizioni dei giochi. L’attività potrebbe quindi articolarsi così: le classi dopo la visita guidata si dividono in piccoli gruppi; a ciascun gruppo viene assegnato un periodo storico (ad esempio: l’antica grecia, i giochi olimpici moderni, il periodo tra le due guerre mondiali, ecc.); ogni gruppo esplora nuovamente la mostra raccogliendo informazioni su eventi, atleti e curiosità legate a quello specifico periodo. Successivamente, con le informazioni raccolte, bisogna ideare e creare un manifesto di un’edizione passata delle Olimpiadi che rifletta ideali, costumi e valori del periodo storico assegnato. Infine ogni gruppo affigge ed espone davanti ai compagni e compagne il proprio elaborato, motivando le scelte dietro gli elementi rappresentati. Vengono così evidenziati sia i cambiamenti, ma anche gli aspetti rimasti costanti e invariati, nella storia dei giochi olimpici.

Che ne dite, prova superata? L’attività va ovviamente perfezionata e sistemata, ma in cinque minuti ho potuto abbozzare una prima idea, quando senza carte, conoscendomi, ne avrei impegnati molti di più. INDIZI non è quindi uno strumento autonomo ed esaustivo in sé e per sé, ma mantiene esattamente la sua promessa: offrire spunti e suggerimenti per ideare e arricchire attività didattiche in contesti museali favorendo, stimolando e guidando la creatività degli educatori.

Per scoprire come avere una copia di INDIZI e seguire il lavoro del suo autore vi lasciamo di seguito l’account della sua pagina Instagram dedicata all’educazione museale. 
https://www.instagram.com/tellurio_ed.museale?igsh=amh4NHVuaXpmbDBo

Roberta Susini
Laureata in storia e politica in Inghilterra, ha conseguito un master in educazione museale a Milano. La Storia la affascina, ma ancora di più trovare il modo di comunicarla rendendola interessante e accessibile a tutti. Quando non è alla Fondazione Museo Storico del Trentino è a casa a fare l’ennesimo rewatch di The Office o della Signora in giallo.

(Aggiornato al 4 luglio 2024)