Il MeVe (Memoriale Veneto della Grande Guerra) è un museo collocato all’interno di una imponente dimora storica, inaugurato nel novembre del 2018 a Montebelluna (TV) a conclusione delle celebrazioni e dei progetti curati dalla Regione Veneto in occasione del centenario della Grande Guerra.

Dal punto di vista delle attività educative e didattiche, il MeVe ha come orizzonte di riferimento quello dell’educazione alla cittadinanza, rivolgendosi ad un pubblico composito tra cui adulti, scuole e famiglie. Dal 2020, anche per venire incontro ai numerosi bisogni educativi e relazionali creati dalla didattica a distanza, il MeVe propone un servizio di child room estiva, concepito come spazio in cui accogliere, per mezza giornata, bambini con un’età compresa tra i 6 e i 10 anni coinvolgendoli in attività ludico didattiche dedicate all’educazione civica e all’arte moderna e contemporanea. I gruppi coinvolgono mediamente tra i dieci e i quindici bambini, soprattutto per garantire il distanziamento prescritto dall’emergenza sanitaria. Il periodo che va dalla fine della scuola alla prima metà di agosto viene suddiviso in settimane tematiche, che permettono di organizzare attività continuative mirate all’esplorazione di alcune specifiche questioni legate all’educazione civica e alla conoscenza del patrimonio culturale locale.

Ad esempio, nell’estate del 2020 la settimana dal titolo La città che vorrei ha coinvolto i partecipanti nella costruzione materiale di una città ideale in miniatura, orientando le modalità di lavoro dei vari gruppi verso processi decisionali partecipativi basati sui principi della Costituzione e del Manifesto della Comunicazione non ostile. Nel 2021 invece Missione DUDU – Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha visto i gruppi impegnati nella realizzazione di un breve cortometraggio sul tema dei diritti umani strutturato a partire da alcune storie vere. Anche in questo caso il gruppo ha operato attivando processi decisionali condivisi, favorendo l’interazione tra bambini di età diverse. Sempre nel 2021 la settimana La Storia è dappertutto ha invece trasformato la storia della città in un laboratorio sulle fonti e sul mestiere dello storico, promuovendo la geoesplorazione degli spazi urbani e rurali, l’analisi di fonti d’archivio e mappe storiche e l’uso delle fonti orali e dei paesaggi sonori.

Nell’ambito di queste proposte gli aspetti riguardanti le guerre contemporanee compaiono in relazione ai temi dei diritti e alla democrazia come antidoto alla violenza, ma, più in generale, i riferimenti spazio-temporali si dilatano rispetto al tematismo specifico del MeVe, favorendo la riflessione su fenomeni di lungo periodo resi evidenti dal contesto sociale, culturale e paesaggistico che fa da sfondo alle attività dei bambini. Le settimane di child room, inoltre, sono dedicate alla sperimentazione di attività che, a partire dall’autunno, vengono proposte alle scuole, secondo formule più strutturate. Il periodo estivo pone infatti davanti a una domanda di gioco e di svago da parte dei partecipanti che ben si sposa all’esigenza di sperimentare forme di edutainment più creative, messe alla prova in contesti informali e con tempistiche meno rigide rispetto a quelle scolastiche.
Irene Bolzon ha conseguito nel 2014 presso l’Università di Udine il titolo di Dottore di ricerca in Storia, culture e strutture delle aree di frontiera. Tra i suoi temi di ricerca figurano la questione del confine orientale italiano, la violenza del fascismo repubblicano, la giustizia politica in Italia nel secondo dopoguerra e la politica della memoria rispetto agli eventi traumatici del Novecento. Dal dicembre del 2019 è conservatore del MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra dove si occupa della gestione e l’organizzazione delle iniziative culturali, didattiche e educative. È stata in questa veste curatrice delle mostre Istantanee dal presente. Testimoni al tempo del Covid19 e Uno per tutti. Il viaggio del Milite Ignoto.
(Aggiornato al 6 maggio 2022)