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L’Arte di costruirsi un aereo

Prima c’erano gli Istituti tecnici aeronautici, nati a cavallo tra gli anni sessanta e settanta in numero di tre in tutta Italia. Poi, con la riforma della Scuola secondaria superiore del 2010, arriva il riordino degli Istituti tecnici e la confluenza degli Aeronautici nel neonato Settore tecnologico, indirizzo trasporti e logistica, con le due articolazioni di Conduzione del mezzo – opzione Conduzione del mezzo aereo e Costruzione del mezzo – opzione Costruzioni aeronautiche. Denominazioni dal fascino discutibile e di difficile memorizzazione, ma che di fatto traghettano nel nuovo millennio la tradizione di una formazione scolastica aeronautica che rimane un unicum nel panorama europeo. 

In Trentino il primo e unico indirizzo di Trasporti e logistica viene aperto all’Istituto Martino Martini di Mezzolombardo, dapprima nella sola articolazione di Trasporti e logistica e poi, nel 2015, anche in quella di Conduzione del mezzo, opzione Conduzione del mezzo aereo. Nell’appena inaugurato complesso scolastico di via Perlasca, la scommessa della nuova offerta formativa si consolida, nel giro di breve tempo, come una proposta molto apprezzata, soprattutto da studentesse e studenti accomunati dalla passione per il volo e dal desiderio di farla diventare un lavoro. 

L’Istituto Martino Martini di Mezzolombardo

Il numero degli iscritti cresce, la collaborazione con una primaria scuola di volo dell’Aeroporto Caproni di Trento porta molti a conseguire il brevetto di pilota privato; l’accreditamento dell’Istituto presso l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC), autorità nazionale per l’aviazione, offre un’opportunità per entrare direttamente nel mondo del controllo del volo, mentre il forte legame con la logistica prepara al mondo del traffico aereo di merci e persone nei più svariati ambiti. Scommessa vinta, quindi. 

Sulla carta, però, restava un vuoto: l’altra metà di formazione aeronautica legata alla Costruzione del mezzo. Impossibile aprire l’ennesimo, nuovo, indirizzo. Ecco allora la coraggiosa, e lungimirante, intuizione della scuola: affiancare alla formazione un’esperienza di costruzione vera e propria; unire quindi teoria e pratica, il sapere al saper fare. Con l’aiuto della Provincia viene acquistato un kit di montaggio di un Savannah S, ultraleggero di produzione italiana ad ala alta con carrello triciclo e struttura in alluminio. Tre anni di lavoro svolto da altrettante classi; ore prestate da molti docenti per il progetto, ore regalate dagli studenti anche in orario extrascolastico, l’indispensabile guida dell’esperto Luca Perazzolli, le attività di gruppo secondo un rigoroso metodo di lavoro, i quotidiani problemi da risolvere, la crescente soddisfazione nel vedere la “creatura” che prende forma. Il volo inaugurale, nel 2020, si guadagna la ribalta nazionale e consacra l’unicità dell’iniziativa anche fuori dall’Italia. Altra scommessa vinta.

ICP Savannah S

Ma anche in questa fase si prospetta il timore di lasciare un vuoto: nei programmi iniziali infatti il Savannah doveva restare a disposizione della scuola come un unicum didattico. Oltre a costi di gestione sostenibili a fatica, ciò avrebbe significato però limitare l’epica esperienza della costruzione di un aereo a un numero tutto sommato contenuto di studenti e studentesse. Non si sarebbe più potuta offrire una simile opportunità a chi aveva conosciuto l’istituto proprio a seguito di quel volo inaugurale. La voglia di rivettare del metallo che prima o poi avrebbe volato ha portato alla decisione di alienare il buon Savannah e, con il ricavato, acquistare un secondo aeromobile in kit. Con un doppio salto di qualità. Il primo relativo al tipo di velivolo: un ben più performante Van’s RV12iS, experimental ad ala bassa di provenienza statunitense (patria dell’autocostruzione di aerei), arrivato a destinazione con il suo brillante alluminio e con manuali di costruzione estremamente dettagliati. 

Van’s RV12iS

Il secondo relativo alla location in cui costruire: volendo liberare gli ormai stretti spazi a Mezzolombardo (gli studenti continuano ad aumentare), quale vetrina migliore dell’Aeroporto Caproni per far prendere forma all’aereo? Anche qui le superfici non abbondano, ma la preziosa collaborazione con chi amministra l’Aeroporto, proprietario degli spazi, e con la Fondazione Museo storico del Trentino, che gestisce il Museo e le sue pertinenze, ha permesso di ricavare un confortevole laboratorio vista pista dove 23 studenti di terza e di quarta hanno alacremente letto, riletto, carteggiato, limato, forato, imbastito, rivettato, avvitato, imbullonato per oltre 60 ore durante l’anno scolastico appena concluso.

Alcuni studenti al lavoro presso il laboratorio di Mattarello

Lo stato di avanzamento vede terminate le due semiali, la parte posteriore della fusoliera e una parte della struttura centrale. Alle classi del prossimo anno il piacere di proseguire con la costruzione, riempiendo il proprio bagaglio di competenze, facendo conoscere la propria scuola proprio là dove il volo è di casa, continuando a puntare sulle proprie passioni: altra scommessa da giocare e da vincere con l’impegno e la competenza di tutti. 

Antonio Slongo
Ingegnere, insegna Scienza della navigazione, struttura e costruzione del mezzo aereo e Logistica presso l’Istituto Martino Martini di Mezzolombardo (TN)

(Aggiornato al 6 luglio 2023)