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Musei a misura di under 30

Avvicinare il pubblico giovane ai musei è una sfida, soprattutto quando i musei tendono a raccontarsi come luoghi sacri e austeri, come “contenitori” di conoscenza più che come luoghi sociali fatti anche di relazioni e interazioni tra i visitatori e lo spazio che li circonda. È necessario quindi interrogarsi non solo su come si possa attrarre il pubblico più giovane, ma anche e soprattutto, su come le istituzioni museali possano diventare uno spazio attento alle esigenze e necessità degli under 30.

A questo proposito ecco tre interessanti iniziative pensate appositamente per le giovani generazioni: il progetto “Perché no?” ideato da Studio Combo, che si occupa di progettazione culturale, Utopia, un evento di Poplar sbarcato al Mart di Rovereto e Teens queer voices, un progetto del MUDEC sui temi LGBTQ+.

Iniziamo da “Perché no?” che nasce come tavolo di confronto e co-progettazione per e con i musei della città di Rovereto, un comune del Trentino dove hanno sede, tra gli altri, la Fondazione Museo Civico di Rovereto e il Museo Storico Italiano della Guerra. L’obiettivo del progetto è quello di indagare come i luoghi della cultura possano accogliere bisogni e desideri dei giovani e quale ruolo debbano avere per trovare un posto nell’agenda dei ragazzi. In pratica, si parte dalla domanda “a voi cosa piacerebbe fare in un museo?”.

Il percorso, formato da più incontri che vanno da maggio a novembre 2024, prevede un dialogo tra i giovani e i musei della città per immaginare possibili progettualità comuni secondo lo slogan: “giovani al museo e musei per i giovani”. I musei si mettono così in ascolto e accolgono la sfida di rendere i loro spazi più dinamici e innovativi. I giovani, a loro volta, hanno l’opportunità di conoscere realtà museali differenti, di capire come funziona un museo e di dare un contributo attivo nei momenti di co-progettualità. Gli incontri, che prevedono aperitivi, gite, momenti formativi e attività di co-progettazione sono rivolti principalmente a ragazzi e ragazze di età compresa tra 20 e 30 anni. Il percorso, che ha l’obiettivo di elaborare una proposta progettuale concreta che verrà eventualmente realizzata nel 2025, fa parte del più ampio progetto provinciale “Musei luoghi comuni” promosso dalla Trentino School of Management e dalle politiche giovanili provinciali. Il collettivo Studio Combo è stato incaricato di ideare e organizzare il tavolo di co-progettualità per la città di Rovereto. 

Locandina ‘Perché no?’ ©Studio Combo

Sempre a Rovereto, il MART ha accolto nelle sue sale Utopia, un evento ideato da POPLAR, una community di centinaia di ragazzi trentini, e non solo, dai 18 ai 35 anni uniti dalla voglia di portare musica e cultura in città. Utopia, per la giornata del primo giugno, ha trasformato il museo in un grande palcoscenico dove dal pomeriggio a tarda notte si sono susseguiti concerti, proiezioni, performance teatrali, laboratori e visite guidate. Il biglietto comprendeva gli eventi legati a Utopia e permetteva di visitare anche tutte le mostre presenti all’interno del museo. L’evento è stato un successo: il MART ha saputo essere ricettivo nei confronti delle richieste e dei bisogni dei ragazzi rivelandosi un luogo ideale dove ospitare eventi pensati da e per i giovani che hanno non solo attirato un elevato numero di visitatori (più di 2000) ma soprattutto coinvolto più target di pubblici, dalle famiglie agli universitari.

Locandina Utopia© Poplar, Mart

A Milano, il MUDEC – Museo delle culture, ha collaborato con Nicole Moolhuijsen, esperta di pratiche queer nelle istituzioni culturali, per lanciare un progetto rivolto a teenager su temi LGBTQ+. Si parte con la visita guidata alla mostra Muholi.Visual Activist dove i teens, dai 15 ai 20 anni, vengono coinvolti in una discussione sui temi proposti dall’attivista: l’identità di genere, il senso di appartenenza, la percezione del proprio corpo e il rapporto con l’altro. Successivamente i partecipanti, in relazione ai temi affrontati, riflettono sulle questioni avvertite come più vicine al proprio vissuto personale chiedendosi quali sfide affrontano nel loro quotidiano e quali cambiamenti auspicano di percepire per una maggiore inclusione. L’obiettivo del progetto è quello di stimolarli a riflettere in merito al complesso tema dell’identità evidenziando come la cultura possa servire a mettere in discussione gli stereotipi e creare spazi più inclusivi.

Locandina Muholi.Visual Activist© MUDEC
Locandina teens queer voices© MUDEC

Queste esperienze dimostrano come, in un contesto in cui il dibattito intorno al ruolo dei musei nella vita di una società è oggi più vivo che mai, diverse istituzioni museali si sono sapute mettere all’ascolto dei bisogni e delle esigenze dei giovani con l’obiettivo di comprendere come essere a loro ‘utili’ e di conseguenza maggiormente attrattivi.

(Aggiornato al 26 settembre 2024)