Un viaggio alla scoperta dei luoghi italiani riconosciuti come patrimonio europeo e per vivere un’esperienza di partecipazione civile, confrontandosi con personalità di rilievo sui principali temi europei.
Si parla di “visioni”, non di visione, proprio perché non vi è un’unica prospettiva. L’Europa non è un modello statico, bensì un modello dinamico, sempre pronto a cambiare.
È con queste idee in testa che noi partecipanti abbiamo visitato la Casa – Museo di De Gasperi a Pieve Tesino durante la giornata dell’8 ottobre. Il museo dello statista è uno dei quattro siti italiani insigniti del marchio del patrimonio europeo, riconoscimento volto a valorizzare il patrimonio culturale comune e a migliorare la conoscenza reciproca fra i cittadini europei.
In Tesino abbiamo potuto vedere da vicino la vita di Alcide De Gasperi, il suo costante impegno politico, volto sempre verso un ideale di pace.
A fine giornata siamo tornati a casa con una consapevolezza: uomini come De Gasperi, Adenauer e Schuman sono stati tra i primi visionari d’Europa, e da questi protagonisti possiamo prendere esempio.
Terminata questa prima visita, il progetto è entrato nel vivo. Il 19 ottobre siamo partiti – alle 5 di mattina – da Trento, con destinazione Ostia Antica. Questo antico centro, periferia di lusso dell’impero romano, ha ottenuto il marchio del patrimonio europeo grazie ad un modello di inclusione sociale che ispirò tanto i romani quanto l’odierna Unione Europea.
Conclusa la visita all’antico borgo, e trascorsa la prima notte a Formia, nella mattina del 20 ottobre abbiamo preso il traghetto per giungere a Ventotene. L’isola, centro di detenzione e di confino durante il periodo fascista, ha visto calpestare il suo suolo da persone come Spinelli, Hischmann, Colorni, Rossi. Sono proprio questi gli uomini e le donne che diedero vita al manifesto “Per un’Europa libera e unita”, passato alla storia come “Manifesto di Ventotene”.
Il regime fascista utilizzava il confino per soffocare le idee, non tollerava il dissenso. Ma come canta Vecchioni: “Le idee sono come le farfalle, non puoi togliergli le ali”. Spinelli, Hirschmann, Colorni e Rossi dialogarono, discussero, sognarono anche sull’isola, e posero le basi per un’Europa unita.
Purtroppo non tutti riuscirono a vederne la riuscita: Colorni con la mente era capace di scappare lontanissimo, ma questo non fu sufficiente per fuggire dai nazisti.
Durante i quattro giorni di permanenza abbiamo conosciuto la storia di questa antica isola, abbiamo dialogato, discusso e imparato.
L’ultima tappa prima di rientrare in Trentino è stata la visita di Roma, dove siamo stati il 23 e il 24 ottobre. Della capitale abbiamo apprezzato la maestosità e la storia millenaria. Durante la mattina del 24 ottobre abbiamo poi visitato il Senato della Repubblica, centro dell’attività legislativa italiana.
Il rientro a Trento è avvenuto nella tarda serata del 24. Ma questo non ha segnato la fine del progetto: il 5 novembre, infatti, abbiamo visitato Forte Cadine. Il forte, perfettamente conservato, anche grazie ai lavoro di restauro, ci ricorda le divisioni storiche, i conflitti militari e i cambiamenti dei confini ed è diventato il simbolo di dialogo nella diversità culturale.
Simili luoghi in passato erano usati per difendersi dall’altro, un altro considerato nemico. Oggi è tempo di cambiare prospettiva. Riprendendo un passo del manifesto di Ventotene: “Oggi è il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti, tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge, così diverso da tutto quello che si era immaginato”.
Conclusa quest’ultima visita, ora a noi ragazzi tocca la restituzione attraverso incontri aperti agli studenti e alla cittadinanza: cosicché, come desiderava De Gasperi, l’Europa rimanga sempre all’ordine del giorno.
Emanuele Paccher
Frequenta l’ultimo anno di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova. Collaboratore di alcune testate locali, dal 2020 è Assessore alle politiche giovanili e allo sport presso il Comune di Novaledo. Partecipa volentieri a progetti che prevedono l’incontro e il confronto con altre persone e nel tempo libero suona il pianoforte e l’organo.
(Aggiornato al 24 maggio 2023)