Passeggiare, chiacchierare, scoprire. La città può nascondere tante storie. Una di queste è ambientata durante il periodo fascista. Alla fine della prima guerra mondiale Trento entra nel Regno d’Italia. Il fascismo, al potere dal 1922, porta avanti un’opera di rinnovamento dello spazio cittadino, in linea con quanto avveniva a livello nazionale. Negli anni trenta si compiono trasformazioni con intenti celebrativi, propagandistici e monumentali del regime. L’attività prevede varie tappe per le vie del centro di Trento: le scuole Sanzio, la stazione ferroviaria, la casa della GIL (Gioventù Italiana del Littorio), piazza Littorio, le poste, la casa del Littorio. Edifici e luoghi che ancora oggi segnano la città, una memoria dell’ideologia del regime che segnò la società e il tessuto urbano. Una camminata che ci può insegnare come la conoscenza – e non la censura – del passato sia fondamentale per la crescita di cittadini consapevoli.