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Biblioteche digitali: Mlol, la più grande collezione online

Ormai da qualche decennio viviamo in un’epoca dominata dalla tecnologia digitale. Per molti, la tecnologia sembra avere il potere di realizzare quasi ogni nostro desiderio, migliorare la nostra vita, moltiplicare le possibilità e trasformare la società in cui viviamo fino a ridisegnare il corso della storia. Per altri invece, la tecnologia digitale è un fattore di forte discontinuità con un passato che si vorrebbe conservare inalterato o di cui, in ogni caso, si vorrebbero difendere alcuni valori che, si teme, potrebbero andare persi.

Naturalmente anche le biblioteche tradizionali – luoghi quasi mitici, silenziosi custodi di libri, codici, manoscritti appartenuti anche ad epoche molto lontane – si sono dovute adattare a questo contesto e al cambiamento dei tempi. Nel corso degli ultimi anni, accanto ai libri da toccare e da sfogliare, hanno cominciato a rendere immateriale parte del proprio patrimonio: molti documenti sono diventati digitali e accessibili attraverso la rete web.

In Italia, soprattutto a partire dai primi anni Duemila, si sono avviati molti progetti di digitalizzazione, partendo innanzitutto dai nostri grandi classici della letteratura.
Le iniziative si sono moltiplicate, anche a livello amatoriale e, nei settori più consapevoli come archivi e biblioteche pubbliche, è sorta l’esigenza di promuovere sistematicamente indagini conoscitive, standard condivisi, realizzazioni di esemplari, al fine di conquistare una più chiara visibilità internazionale.

Dal 2001, presso il Ministero per i Beni e le Attività culturali opera un Comitato guida della Biblioteca digitale italiana, che ha prodotto, oltre a standard tecnici nazionali, collezioni pressoché integrali di cataloghi storici delle biblioteche italiane, riviste storiche preunitarie, manoscritti musicali, collane di libri a stampa rilevanti per il ruolo svolto nella storia della nostra cultura.

www.medialibrary.it

Prima di analizzare alcune particolari esperienze di biblioteche digitali realizzate da singoli enti e istituti italiani – importanti e preziose ma spesso legate al mondo accademico e destinate a un pubblico di specialisti – è opportuno concentrarsi su una realtà già conosciuta e utilizzata da molti ma che forse ha bisogno di essere ulteriormente messa in luce, soprattutto perché rappresenta un esempio di biblioteca digitale rivolta a un pubblico generalista, il più ampio possibile.

Media Library on line (MLOL) è la più grande collezione di contenuti digitali per le biblioteche italiane.
MLOL è una rete di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche, per il prestito digitale, progettata nel 2009 da Giulio Blasi, direttore del CEO Horizons Unlimited.
Ad oggi le biblioteche aderenti a questa rete sono oltre 7.000, diffuse in venti regioni italiane e in un numero sempre crescente di biblioteche di lingua italiana all’estero.

L’utilizzo di MLOL è molto semplice: è sufficiente iscriversi in una delle biblioteche aderenti e, attraverso le credenziali ricevute, accedere liberamente al portale, avendo così la possibilità di consultare gratuitamente ebook, musica, film, giornali, banche dati, corsi di formazione online, archivi di immagini e molto altro. Il servizio, che permette di prendere in prestito i documenti per un minimo di due settimane, può essere utilizzato sia dalle postazione della propria biblioteca di riferimento sia dal proprio dispositivo elettronico a casa, in ufficio, a scuola o in vacanza.

La Piattaforma MLOL. Funzionalità e servizi

Insomma, MLOL, offrendo la possibilità di accesso da remoto ai servizi e ai contenuti delle biblioteche, ha creato una modalità di relazione con gli utenti assolutamente essenziale e necessaria per le biblioteche dei giorni nostri. Come afferma Giulio Blasi, l’inventore di questo servizio, “non riesco a immaginare, francamente, una biblioteca attuale priva di questa area di servizi all’utenza. Si tratta di un processo molto simile all’informatizzazione dei cataloghi negli anni passati. Riuscite ad immaginare, oggi, una biblioteca priva di un OPAC accessibile via web?”. La risposta è scontata.
È superfluo dire, infine, quanto un servizio come MLOL sia stato importante nel periodo della pandemia. Nel corso del 2020 la crescita media del consumo di libri digitali è stata di oltre il 100% rispetto all’anno precedente, raggiungendo picchi addirittura del 250%. È sempre Giulio Blasi ad affermare che “il lockdown ha inciso in modo importante sui numeri di MLOL e nel 2020 ha conosciuto un incremento trainato dai nuovi utenti (+89,09% rispetto al 2019) ma anche dal maggiore uso delle risorse (+102,56 % di prestiti/consultazioni) e dall’aumento delle visite alla piattaforma (+107,68%)”.

(Aggiornato al 1 aprile 2022)