Accessibile e universale
Nel 1994 un giovane Bill Gates sale su una pila di documenti alta come un albero. “Questi dati stanno tutti in un cd-rom” dice per la prima volta al grande pubblico. Solo un anno dopo, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti inizia a progettare la digitalizzazione dei propri fondi (oggi circa 170 milioni di materiali tra libri, foto, mappe, filmati, audio e molto altro). Il risultato? Un portale e 3 milioni di contenuti ad altissima qualità. Una collezione nazionale ma che parla di tutti, da consultare, scaricare e divulgare.
Nata nel 1800 per volere dei founding fathers of America, la National Library of Congress (LoC) è l’equivalente della nostra biblioteca del Parlamento. Nei suoi due secoli di vita è però riuscita a diventare de facto la biblioteca “degli americani”. Una sorta di album della cultura e della società USA anche se (e, anzi, proprio per questo) le sue collezioni corrono nel tempo, nello spazio e parlano ben 470 lingue diverse.
Curiosi? Non aggiungiamo altro e vi lasciamo con quattro chicche trovate sulla LoC. D’altra parte, come raccontare al meglio un archivio digitale, se non postando i suoi materiali?
Cosa trovi tra le collezioni digitali della LoC.
Un libro per bambini con protagonista un uovo
La LoC possiede circa 700.000 volumi considerati rari, come la Bibbia di Gutenberg del 1454. Ma perché non farvi vedere un uovo? E’ Humpty Dumpty che trasforma la sua debolezza in forza, sceglie di diventare sodo e rimbalza in giro per il mondo. Figura delle nursery rhymes inglesi, Humpty diventa un fortunato (e rarissimo) libro per bambini.
Il primo reportage di guerra
Una menzione particolare va alla sezione fotografica. Per la qualità delle immagini (con risoluzioni “da zoom estremo”) e per la varietà sterminata. Qui sotto vediamo le palle di cannone della nota The valley of the shadow of death, tratta dal racconto fotografico della guerra di Crimea (1853-1856) di Robert Fenton. È considerato il primo war reportage della storia e, in effetti, tutto sembra già così moderno: l’occhio, i mezzi, le sofferenze.
Tanti manifesti della prima guerra mondiale
Se nella fotografia l’immagine scuote perché “vera”, nel manifesto questo ruolo è demandato alla deformazione, alla caricatura, alle frasi-slogan. Una potenza comunicativa ben nota nella Grande Guerra, come rivela questa collezione con quasi 1.900 manifesti. Qui ne vediamo uno di reclutamento datato 1915. La scritta recita “se il cappello ti entra, unisciti all’esercito oggi”.
Un uomo che starnutisce il 7 gennaio 1894
C’è una puntata della serie TV “The Simpsons” dove il protagonista Homer sfida Thomas Edison perché non riesce a mandare giù i suoi mille brevetti. Tra questi c’è anche il kinetoscopio, uno dei primi proiettori cinematografici. I film di Edison raccontano proprio l’alba dell’industria cinematografica americana e offrono una testimonianza incredibile della dimensione pionieristica del cinema. Con buona pace per il nostro Homer Simpson.
(Aggiornato al 6 maggio 2022)