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Un viaggio nel tempo: i giochi in scatola storici

Siamo a Ravenna tra il 1944 e il 1945, la città, occupata dai nazifascisti, vede partigiani, militari e civili combattere nella lotta di Liberazione. Tu, Ada Casadei, staffetta partigiana di 19 anni, o Luigi Arrigoni soldato di 48 anni, devi fare la tua parte per sconfiggere il nemico e liberare la tua città. Questo è l’incipit del gioco Senio1945 promosso dal Museo della battaglia del Senio, che vede i suoi partecipanti rivestire i panni di un personaggio e immergersi negli attimi di tensione e di coraggio vissuti a Ravenna sul finire della seconda guerra mondiale. 

I giochi in scatola a tema storico trasportano così giocatori e giocatrici in un viaggio indietro nel tempo veicolando conoscenze e nozioni attraverso un medium che ne permetta facilmente l’accesso, divertendo e intrattenendo. Diversi musei storici italiani hanno deciso di sviluppare giochi in scatola con l’obiettivo di raccontare gli avvenimenti accaduti nelle loro città nel periodo fascista e durante la seconda guerra mondiale.

I giochi da tavolo hanno una tradizione antichissima, i primi risalgono a circa 5.000 anni fa. Uno dei più antichi è Senet, scoperto nelle tombe egizie, consisteva in un piccolo tabellone con una serie di pedine. Un altro è la Tavola reale di Ur, gioco di strategia che godeva di una grandissima popolarità nella Mesopotamia antica. Insomma, i giochi da tavolo piacciono da moltissimo tempo, non stupisce quindi che diversi musei storici, cogliendone le potenzialità educative, li abbiano implementati tra i loro strumenti didattici. Questa modalità ludica si rivela accattivante non solo per chi è già interessato alla storia, ma attira anche neofiti della materia. L’idea è quindi quella di confezionare un prodotto educativo che possa supportare la divulgazione del sapere storico attraverso un’attività che per la sua natura ludica risulti piacevole e interessante in primis.

Gioco Senet ©The British Museum

Torniamo a Senio1945, il pioniere dei giochi in scatola a tema storico. Nasce per rispondere alla necessità di comunicare gli avvenimenti della seconda guerra mondiale, accaduti nella provincia di Ravenna, a un pubblico di giovani: il museo della battaglia del Senio e il sistema museale della Provincia di Ravenna hanno sviluppato così un gioco di ruolo che vede gli studenti passare da fruitori passivi degli eventi della lotta di Liberazione a veri e propri protagonisti impersonificando uno tra i sei personaggi che il gioco mette a disposizione. Fondamentale, come in ogni gioco di ruolo, è il narratore che ha il compito di raccontare e descrivere gli avvenimenti che accadono nel corso della storia permettendo così alla vicenda di dipanarsi e ai protagonisti di muoversi all’interno del contesto che viene via via descritto. 

Senio1945

Un altro gioco da tavolo ambientato sul finire della seconda guerra mondiale è Repubblica Ribelle, sviluppato dal Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza Italiana e nato grazie alla collaborazione di storici e game designers secondo un approccio, che lo stesso Mirco Carrattieri, consulente storico del gioco, definisce di ludic history. Anche in questo caso siamo quindi di fronte a un prodotto educativo che sfrutta sapientemente questo medium per veicolare un sapere di tipo storico. Il gioco è parzialmente collaborativo e vede i partecipanti interpretare i comandanti “ribelli” che devono difendere la autoproclamata repubblica partigiana di Montefiorino durante i lunghi mesi di guerriglia che vanno dall’estate del 1944 alla primavera del 1945. I giocatori, pescando da un mazzo di carte che rappresenta eventi con un reale riscontro nella storia della Repubblica, sono chiamati a cooperare per salvaguardare e amministrare la Repubblica e a competere tra loro nel procurarsi risorse e ottenere il consenso della popolazione. Il gioco è stato inizialmente pensato come gadget del Museo, giocabile dai 10 anni in su e in tempi compatibili con una lezione scolastica. Successivamente, visto il riscontro positivo da parte dei visitatori, ne è stata prodotta e commercializzata una nuova versione rivolta a giocatori più esperti. 

Repubblica ribelle ©Patria indipendente

A testimonianza del crescente interesse verso i giochi da tavolo come strumenti per raccontare la storia in modo nuovo e coinvolgente, per il centenario degli avvenimenti che hanno visto Parma protagonista nell’agosto 1922, sono stati prodotti due giochi in scatola che permettono di ripercorrere l’assalto delle camicie nere avvenuto nella città: parliamo di Le Barricate – Parma 1922 e Una vittoria Impossibile – le barricate di Parma 1922, patrocinati entrambi dal Comune della città. Una vittoria Impossibile – le barricate di Parma 1922 è caratterizzato da una dinamica di gioco più semplice, una grafica pop e una ambientazione più limitata, Le Barricate – Parma 1922 si presenta invece con una dinamica di gioco più complessa e maggiormente calata sul territorio. In quest’ultima versione i giocatori hanno la possibilità di interpretare diversi personaggi reali, tra cui una spia che agisce a favore delle squadre fasciste. L’obiettivo di entrambi i giochi è quello di raccontare gli avvenimenti storici che hanno visto la città protagonista quando la popolazione si unì in massa allo sciopero contro le violenze squadriste, a cui i gerarchi fascisti risposero inviando migliaia di camicie nere e assediando la città. I due giochi permettono così di ripercorrere le quattro giornate di resistenza e vedono i giocatori muoversi su un tabellone per guidare la popolazione nel respingere gli attacchi e costruire le barricate ottenendo la “vittoria impossibile”. 

Le Barricate-Parma 1922 ©Gazzetta di Parma

I giochi in scatola si rivelano quindi validi alleati per comunicare e divulgare fatti e eventi storici attraverso una modalità che possa rendere lo studio e la scoperta della storia (finalmente) divertente e piacevole!

(Aggiornato al 18 aprile 2024)