Il favoloso mondo della storia (video)giocata

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C’è virtuale e virtuale.
C’è il virtuale delle email che entrano importune nella vita di tutti i giorni direttamente dalla tasca dei pantaloni e c’è il virtuale dei social che richiedono di mostrarsi a pubblici collegati attraverso immagini, video, scritti.
Poi c’è il virtuale puramente ludico, quello nato per divertire, e che forse riesce a fare anche molto altro. Una fetta di vita sempre più grande per milioni di persone indipendentemente dall’età.

In principio erano “videogiochi”, cioè giochi che si facevano davanti a uno schermo. Poi si sono evoluti attraverso vere e proprie realtà intrattenitive su strumenti sempre più complessi, le consolle, fino a sbarcare su internet e diventando “esperienze online”.
I videogiochi si divisero fin da subito in grandi filoni: sparatutto, giochi di abilità, sport, avventura, gestionali. Molti di questi, aumentando di complessità con l’avanzare della tecnologia, avevano bisogno di ambientazioni sempre più elaborate, avevano bisogno di storie. Alcuni cominciarono ad aver bisogno di “storia”.
Nacquero così i complessi giochi di strategia ambientati in tutti i periodi storici, con gradi di accuratezza sempre più alti e raffinati. Molti impararono su queste piattaforme di gioco nozioni storiche che mai avrebbero trovato posto nei programmi ministeriali.

Storiche e storici in erba presero confidenza col passato attraverso un joystick, e questo approccio non è passato inosservato.
Questo numero di History Lab Magazine si occupa di indagare, attraverso testimonianze, studi e sondaggi, l’impatto dei videogiochi a tema storico nella diffusione e nello sviluppo degli odierni studi storici.
Che ruolo hanno i videogiochi a tema storico nello sviluppo della disciplina? Quali sono le possibilità e i problemi di questo approccio al passato fatto di divertimento ma anche di sintesi?
I videogiochi, per la storia, sono un pericolo o un’opportunità?
Questo mese History Lab Magazine vi guiderà in un mondo dai risvolti insospettabili, in cui l’unica regola è divertirsi. O forse no.

(Aggiornato al 20 dicembre 2022)