Tra risorsa e pericolo

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L’acqua, risorsa fondamentale per la vita, è al centro di molti discorsi che animano la sfera pubblica.

A volte è “troppa” e in un solo luogo. Le notizie di alluvioni, esondazioni di fiumi e torrenti, allagamenti sembrano susseguirsi con una frequenza sempre maggiore. 

A volte è “troppo poca” e si parla di siccità. Non solo in paesi che da secoli affrontano questo problema, ma anche, e sempre più spesso, anche qui in Italia. 

In realtà che gli eventi emergenziali siano diventati sempre più frequenti è ben più che una percezione.

Scrive ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in un suo comunicato del 30 luglio 2025:

Il triennio 2022-2024 è stato segnato da eventi idro-meteorologici di eccezionale intensità: le esondazioni diffuse lungo le aste fluviali principali e secondarie nelle Marche del settembre 2022, le colate rapide di fango e detrito nell’isola di Ischia nel novembre 2022 con 12 morti, le alluvioni in Emilia-Romagna nel maggio 2023, con danni stimati in 8,6 miliardi di euro, le intense precipitazioni in Valle d’Aosta e Piemonte settentrionale nel giugno 2024, con effetti significativi in termini di esondazioni e colate detritiche.
I cambiamenti climatici stanno determinando un incremento della frequenza delle piogge intense e concentrate, con conseguente aumento delle frane superficiali, delle colate rapide di fango e detriti, delle alluvioni, incluse le flash flood (piene rapide e improvvise), amplificando il rischio con impatti anche su territori storicamente meno esposti.

Tutto ciò, non si traduce in una maggior disponibilità idrica per gli ecosistemi e i diversi usi. Tutt’altro. Sempre ISPRA nel 2023 scriveva che quell’anno si confermava su scala nazionale un trend negativo con una disponibilità di risorsa idrica inferiore di oltre il 18% rispetto alla media annua del lungo periodo compreso tra il 1951 e il 2023.

Diventa perciò importante parlare di acqua nei termini di difesa del territorio dal rischio idrogeologico e di una migliore gestione della risorsa idrica, soprattutto laddove è scarsa. 

Cerchiamo di farlo in questo numero “Forte come l’acqua” senza la pretesa di essere esaustivi, con il nostro consueto sguardo che dal passato cerca di comprendere un po’ meglio l’attualità. 

Per i punti di vista abbiamo sentito Marirosa Iannelli – attivista e presidente dell’organizzazione Mangrovia – con cui abbiamo parlato dell’impatto del cambiamento climatico sulla risorsa idrica e delle zone più colpite e Lorenzo Malpaga – dirigente del Servizio Bacini Montani della Provincia autonoma di Trento – che ci ha illustrato l’evoluzione nella gestione del territorio per mitigare gli effetti delle alluvioni. 

Ci sono poi altre due interviste in questo numero. Davide Leveghi ha sentito Emanuele Lapiana per farsi raccontare il podcast “Sete” e il Festival che ne è nato. Mentre Luca Caracristi ha chiacchierato con Giacomo Poletti, appassionato di metereologia e noto divulgatore di previsioni meteo (anche) sui social. 

Uno dei protagonisti di questo numero è indubbiamente il grande corso d’acqua che attraversa il Trentino: il fiume Adige. Alessandro de Bertolini ha scritto delle opere di rettificazione (i tagli d’ansa) che soprattutto nel corso dell’Ottocento hanno cambiato il paesaggio e il modo di vivere della popolazione. Elena Tonezzer ci offre uno sguardo sugli effetti di questo intervento sulla città di Trento, con il cambiamento radicale dell’aspetto di alcuni quartieri e della vita che lì si svolgeva.

Con l’archeologo Maurizio Battisti della Fondazione Museo Civico di Rovereto facciamo un salto indietro nel tempo per osservare le comunità fluviali che fin dall’età del Bronzo vivevano di questa zona e in particolare quella di Borgo Sacco. 

Con Lorenzo Pevarello ci spostiamo a Peio in Val di Sole per conoscere la storia di questa comunità profondamente legata all’acqua. 

Per la rubrica “digital” un pezzo di Alice Sibilio ci racconta il podcast “Non c’è vita senz’acqua” mentre per “didatticare” Chiara Simoncelli, responsabile dei servizi educativi della Fondazione Museo Civico di Rovereto ci racconta il ruolo della risorsa acqua per la loro offerta didattica. 

Un numero ricco quindi, che si inserisce in un percorso di riflessione su questo tema con molti appuntamenti, dall’edizione di quest’anno del RAM Film Festival di Rovereto (intitolato “Sguardi sull’Acqua”) al grande convegno che il 13 e il 14 ottobre a Trento sarà dedicato al fiume Adige.

Non ci resta quindi che augurarvi buona lettura, visione e ascolto!

(Aggiornato al 30 settembre 2025)