Noi tutti usiamo Wikipedia, la cosiddetta enciclopedia libera, e Wikipedia copre praticamente qualsiasi campo dello scibile umano, storia compresa.
Chi è in grado di orientare Wikipedia ha quindi in mano uno strumento potentissimo. Grazie ad esso, persone sconosciute, sono potute diventare history influencer , soggetti cioè in grado condizionare il dibattito pubblico sul passato al di fuori degli usuali canali di divulgazione.
È perciò importante analizzare il funzionamento di Wikipedia per valutarne criticamente le opportunità e i limiti.
Chiunque può scrivere su Wikipedia ma chi lo fa davvero? In realtà chi scrive o ne modifica le voci è una piccola minoranza. Solo poche migliaia di utenti possono essere considerati attivi. Sono tali infatti solo coloro che hanno effettuato almeno cinque modifiche in un mese a una o più voci. Secondo le statistiche datate 31 dicembre 2018 gli utenti attivi su it.wiki, la Wikipedia di lingua italiana, erano circa 3.000 (https://stats.wikimedia.org/IT/Sitemap.htm). Insomma, come nella vita reale è un’esigua minoranza quella che su Wikipedia scrive, discute e prende le decisioni.
L’imparzialità non esiste
Secondo quanto troviamo scritto su it.Wiki il punto di vista neutrale è un valore non negoziabile per i contributori di Wikipedia; bisognerebbe quindi esporre le dispute senza prendervi parte, cercando di presentare in modo imparziale tutti gli aspetti di una questione.
Ma nella realtà di qualunque dibattito pubblico, anche quello storico, l’imparzialità non esiste. Wikipedia non è un’entità metafisica, bensì il frutto del lavoro di un gruppo relativamente esiguo di persone, poche migliaia in tutto, chi poi si occupa delle voci storiche sono poche centinaia, poche decine per ciascuna voce. Come è naturale, chi scrive su Wikipedia si scontra e fa gruppo sulla base dei propri ideali, fedi e interessi. Per di più, cosa corrisponda o meno al punto di vista neutrale sull’enciclopedia libera non è stabilito da un comitato scientifico di esperti attraverso peer review, ma viene continuamente rinegoziato tra gli utenti stessi. Pertanto il consenso raccolto da un singolo utente nella comunità dei wikipediani, frutto di affinità, amicizie o semplicemente di tempo necessario a curare e presidiare le varie pagine, diventa determinante nell’orientare il testo di molte voci.
E questo anche per via di alcune regole dell’enciclopedia libera.
La discussione è alla base di ciascuna modifica
Se ad esempio volessimo cambiare un brano di Wikipedia corredato di fonti in nota non possiamo semplicemente cancellarlo e riscriverlo perché verrebbe considerato dagli amministratori del sito vandalismo e tale modifica non sarebbe accettata. Dobbiamo quindi aprire la pagina di discussione presente in ogni voce e porre la questione agli altri utenti che curano la pagina. Ne nascerà un dibattito in cui inevitabilmente prevarrà chi avrà più tempo e più sostenitori.
Questo vuol dire che non dobbiamo aprire Wikipedia?
Assolutamente no, anzi proprio l’atteggiamento snobistico nei confronti dell’enciclopedia libera è quello che ha reso possibile l’orientamento di molte sue voci in senso nazionalista e neofascista, come hanno documentato le analisi condotte dal gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki, che trovate on line.
Lavorare sulla consapevolezza degli utenti
La voce “Storia del Trentino” negli ultimi quattro anni è nettamente migliorata grazie a chi ci ha messo mano e ha inserito informazioni tratte dalla storiografia: quindi quando si ha modo di farlo contribuire a Wikipedia è qualcosa di utile, come sono preziosi anche i progetti scolastici che portano alla scrittura di nuove voci.
Ma occorre sopratutto lavorare sulla consapevolezza degli utenti. Il principale problema non è tanto quello che c’è scritto su Wikipedia ma come la maggior parte degli utenti vi si approccia. Ovvero cercando una specie di sostituto del manuale scolastico, qualcosa da prendere, più o meno consciamente, per buono senza fare ulteriori verifiche.
Informazione e conoscenza
Dovremmo invece aver sempre presente la differenza tra informazione e conoscenza. Informazione è la semplice acquisizione di un dato, ad esempio la data di nascita di Napoleone.
Conoscenza è invece lo studio di un argomento in tutte le sue sfaccettature: ad esempio, chi era Napoleone, cosa ha fatto, come lo ha fatto, in che contesto, quali ne sono state le cause, quali le conseguenze.
Possiamo usare Wikipedia senza problemi per cercare una rapida informazione, ma se invece quella che ci serve è la conoscenza di un fatto storico allora il suo uso si fa molto più complicato di quanto comunemente si pensi.
Innanzitutto occorre leggere criticamente il testo e andare a vedere le fonti riportate una per una, notando se sono poche o datate o se vi sono palesi contraddizioni. Poi occorre cercare altre fonti: online troviamo ad esempio la Treccani o altri siti in lingua straniera come l’Enciclopedia Britannica.
E, ovviamente, possiamo trovare dei libri cartacei sull’argomento che ci interessa.
(Aggiornato al 1 aprile 2022)