Cronologia di una lunga lotta

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1845-1849
Nell’Irlanda sottoposta al dominio inglese si diffonde la Phytophtora infestans, un fungo che colpisce le patate facendole marcire. A questo flagello si accompagnano le esportazioni di grano dall’isola, attuate dai grandi proprietari terrieri inglesi e i dazi sull’importazione del grano stabiliti dalle leggi britanniche. Il risultato di questi fattori tra loro combinati sarà la morte di oltre un milione di persone e l’emigrazione di un altro milione, su circa otto milioni totali di abitanti.

1858
Viene fondata l’Irish Republican Brotherhood (IRB), un’organizzazione clandestina con lo scopo di conquistare la creazione di una Repubblica irlandese indipendente e democratica. Fu oggetto di una dura repressione a cui rispose con attentati.

1905
Viene fondato il Sinn Fèin (Noi soli), il partito politico che ha come obiettivo l’autonomia dell’Irlanda nell’ambito della corona inglese.

1914
Dopo decenni di dibattito e forti tensioni, che avevano portato anche alla creazione di forze paramilitari sia unioniste (filo-inglesi) che indipendentiste, il parlamento britannico approva un progetto di legge volto ad assicurare l’Home Rule (autogoverno locale per l’Irlanda). Ma la sua attuazione viene rimandata dallo scoppio della Grande Guerra, radicalizzando le posizioni.

1916

Irish Citizen Army, 1914, @Wikimedia


L’Irish Republican Brotherhood, attraverso le milizie paramilitari create negli anni passati (Irish Volunteers e Irish Citizen Army), dà il via alla Rivolta di Pasqua. Poco più di un migliaio di insorti si impadroniscono di alcuni luoghi di Dublino proclamando la Repubblica Irlandese. Dopo cinque giorni di lotta verranno repressi dall’esercito inglese e i loro leader (Patrick Pearse e James Connolly) saranno giustiziati.

1918
Il Sinn Fèin, ora divenuto indipendentista e repubblicano, vince le elezioni politiche nelle circoscrizioni irlandesi. 

1919

Colonna volante dell’IRA, 1920, @Wikimedia


I deputati irlandesi si proclamano Dàil Eireann (Assemblea d’Irlanda, in gaelico), proclamando la nascita di un governo guidato da Eamon de Valera e la nascita di una repubblica indipendente. L’Irish Republican Army (IRA) inizia gli attacchi contro poliziotti e soldati inglesi. È la Guerra d’indipendenza irlandese, che vede da un lato le azioni di guerriglia e gli attentati dell’IRA e dall’altro le rappresaglie delle truppe inglesi. Moriranno oltre 2.000 persone, in maggioranza civili irlandesi.

1921
Dopo una tregua iniziata in estate, a dicembre viene firmato il trattato che mette fine alla guerra. Esso prevede la creazione dello Stato libero d’Irlanda nell’ambito del Commonwealth, cioè ancora formalmente sotto la sovranità della corona britannica. Inoltre sei contee dell’Ulster (Irlanda del Nord) a maggioranza protestante, ma con una consistente minoranza cattolica, restano parte della Gran Bretagna. Rimangono inoltre a disposizione della Royal Navy alcuni porti irlandesi.

1922

Scontri tra IRA e truppe dello Stato libero d’Irlanda, 1922, @Wikimedia


Una parte dei combattenti dell’IRA non accetta il trattato di pace e inizia una guerra civile contro i propri ex-compagni divenuti militari e funzionari dello Stato libero d’Irlanda. La guerra finirà l’anno successivo con la vittoria dello Stato libero, le vittime saranno circa 4.000, tra cui importanti dirigenti politici e militari.

1949
L’Irlanda abbandona lo status di dominion del Commonwealth e diviene repubblica completamente indipendente. Le sei contee dell’Ulster rimangono invece parte della Gran Bretagna e vi prosegue la discriminazione della consistente minoranza cattolica.

1968
Iniziano le dimostrazioni della minoranza cattolica in Ulster, gli attacchi da parte della polizia e dei paramilitari protestanti portano a scontri molto duri con barricate, molotov e lacrimogeni. 

1969
In seguito agli attacchi delle milizie protestanti, che portano alla cacciata dei cattolici da un intero quartiere di Belfast, il governo di Londra invia truppe inglesi in Ulster. Da una scissione dell’IRA nasce la Provisional IRA, che guiderà la resistenza armata della popolazione cattolica, mentre il Sinn Fèin sarà il suo braccio politico.

1971
Il governo Nordirlandese a guida protestante introduce l’internamento senza processo per i sospetti membri dell’IRA.

1972
Nella Bloody Sunday (domenica di sangue, 30 gennaio) le truppe inglesi sparano su una dimostrazione pacifica uccidendo quattordici manifestanti cattolici. La Provisional IRA risponde con imboscate e attentati, mentre le milizie protestanti uccidono civili cattolici. Con 472 vittime è l’anno più sanguinoso dei Troubles (disordini).

1979
Il 27 agosto la Provisional IRA uccide in una serie di attentati in Inghilterra e Irlanda diciotto soldati inglesi e Lord Mountbatten, cugino della regina Elisabetta II e figura di spicco della casa reale.

1981

Belfast, murale per commemorare la vittime dello sciopero della fame, @Wikimedia


Inizia lo sciopero della fame dei combattenti di varie organizzazioni repubblicane irlandesi, rinchiusi nel carcere di Long Kesh, con l’obiettivo di veder riconosciuto il proprio status di prigionieri politici. A causa dell’inflessibilità del primo ministro britannico Margaret Thatcher, la vicenda si concluderà con la morte per fame di dieci di loro, tra cui Bobby Sands.

1998

Belfast, murale che denuncia la collusione tra polizia e paramilitari protestanti, @Wikimedia


La Provisional IRA e le milizie protestanti, attraverso i rispettivi partiti di riferimento, insieme ai governi inglese e irlandese, firmano il Belfast Agreement (o Accordo del venerdì santo). Esso porta alla liberazione dei prigionieri politici e alla creazione di un sistema di autogoverno locale che necessita per poter operare del consenso delle forze politiche maggioritarie sia tra i protestanti che tra i cattolici. Due referendum approvano l’accordo. È la fine dei troubles, costati 3.500 vittime dalla fine degli anni Sessanta.

La Real IRA (scissione della Provisional IRA) compie ad Omagh un attentato costato la vita a 29 persone ma non ferma il processo di pace. 

2024
Michelle O’Neill, repubblicana del Sinn Fèin e figlia di un ex-combattente della Provisional IRA, diviene premier del governo dell’Ulster.

(Aggiornato al 18 aprile 2024)