La guerra, il nemico, la distruzione raccontati ai più piccoli

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AKIM CORRE (Babalibri) di Claude K. Dubois è un libro piccino che racconta purtroppo la storia di moltissimi bambini e bambine. Sono tanti infatti gli/le Akim che vivevano tranquilli vicino ai propri affetti, quando vengono costretti a fuggire, a correre via, correre letteralmente, scappare da una guerra che non capiscono ma i cui effetti drammatici vedono nelle bombe che cadono, nei corpi delle persone morte e ferite, nelle case distrutte. 

Nel villaggio di Akim, gli abitanti si mettono a correre in ogni direzione. Akim corre, come tutti gli altri. Vuole tornare a casa.

Ma la sua casa è stata distrutta. Non c’è più nessuno. 

In questa fuga si perdono i punti di riferimento spaziali e soprattutto umani (la mamma, gli amici, le sorelle e i fratelli) e si incontra qualche mano amica che come può cerca di aiutare. Una storia piccola, disegnata più che raccontata, con un tratto appena accennato ma potentissima. Un libro con il patrocinio di Amnesty International – Sezione Italia. 

IL SOLDATINO (ZOOlibri) scritto da Cristina Bellemo (che nel 2021 ha vinto il premio Andersen come miglior scrittrice per ragazze e ragazzi) e illustrato da Veronica Ruffato racconta la storia di un soldatino blu che sta in mezzo a moltissimi altri personaggi sportivi. Un omino bidimensionale con confini ristretti e un unico pensiero in testa: la guerra. Un omino così che quasi per caso conosce la pace, la poesia, la dolcezza, il colore. 

Per la prima volta nella sua vita il soldatino abbassò la guardia. Smise di combattere.
Prima di addormentarsi un pensiero piccolo come quella casa piccola gli venne nella testa. 

E per la prima volta non era la guerra.

E siccome non era la guerra, il soldatino pensò che era la pace.

Di questo libro colpisce la storia minima ma carica di poesia corredata da illustrazioni, acquerelli potenti, ricchi di contrasti. 

IL MURO (NuiNui) di Giancarlo Macrì e Carolina Zanotti con le illustrazioni di Mauro Sacco e Elisa Vallarino racconta il passaggio da una situazione di conflitto ad una di integrazione. 

Qui la separazione e l’odio si toccano con mano perché il muro è proprio fisico essendo un libro pop up. La trama è semplice: abbiamo un re blu che un giorno si accorge che il popolo del suo regno è composto da facce di tanti colori. Ma lui vuole solo i blu e perciò intende far costruire un muro che tenga fuori tutti gli altri. Il problema è che i migliori ingegneri sono grigi, i giardinieri per abbellire il regno verdi, i costruttori di fontane azzurri e così via. Man mano quindi tutti i colori vengono chiamati “al di qua” del muro, finché in questo spazio ridotto si sta davvero troppo stretti e il re decide per un provvidenziale abbattimento del muro (indignandosi per altro con chi l’ha voluto).

Ehi, sono rimasti in pochi.

Sì sire e noi qui siamo un po’ strettini.

E’ vero! Chi è quell’asino che ha fatto costruire quel muro? Abbattetelo, allarghiamoci. 

Una buona idea sire.

Un linguaggio ironico dà forma ad una storia profonda raccontata e illustrata in un libro coloratissimo.

SEI CORVI (Babalibri) è un libro di uno degli autori per antonomasia della letteratura per l’infanzia, Leo Lionni, che lo ha scritto e illustrato. Sembra quasi una parabola. È infatti la  storia di un contadino che vive pacificamente dei frutti del suo campo ai piedi delle colline Balabadur. Il contadino costruisce uno spaventapasseri per tenerli lontano e i corvi un grande aquilone a forma di pappagallo per spaventarlo e avvicinarsi ugualmente. La scena passa continuamente tra i due contendenti che costruiscono spaventapasseri e uccelli sempre più grandi per intimorirsi a vicenda. Il risultato è che nessuno ha più il tempo di occuparsi del grano che appassisce. Sarà una civetta, in qualità di mediatrice, a convincerli della stupidità di questo atteggiamento e della bontà del dialogo come strumento di mediazione.

Quando poi si accorse che il grano stava appassendo perché nessuno se ne occupava più, decise di andare a parlare con il contadino. “Perché non fate pace tu e i corvi?” chiese. “E’ troppo tardi ormai” rispose il contadino arrabbiato. “Non è mai troppo tardi per sistemare le cose” disse la civetta.

IL NEMICO. Una favola contro la guerra (Terre di mezzo) è un libro scritto da Davide Calì e illustrato da Serge Bloch.

Originalissime e moderne le illustrazioni che raccontano una vicenda emblematica. Due buchi, due soldati, due visioni: identiche ma opposte. Isolati, non sanno nulla l’uno dell’altro, se non quello che hanno appreso dai rispettivi manuali “di formazione”.

Anche così, pian piano cominciano a riflettere sull’assurdità del male.

A volte mi chiedo a cosa pensi il nemico: anche lui guarda le stelle? Forse se le guardasse capirebbe che questa guerra è ormai inutile e che dobbiamo smettere.

Ce la faranno a fare la pace? Non resta che leggere il libro per scoprirlo. 

(Aggiornato al 30 aprile 2025)