Storia in 5 mosse è uno dei format “da pandemia” prodotti dalla Fondazione Museo storico del Trentino nel 2020. Come abbiamo raccontato in questo articolo, in quei difficili giorni noi dell’Area educativa ci siamo trovati a preparare dei contenuti riservati alle scuole, puntando su di un format “agile”: un video di circa 15 minuti per singolo tema, diviso in cinque capitoli, raccontati dall’attore comico Nicola Sordo.
Per riuscire nell’intento, la scrittura si è posta da subito due linee guida. La prima riguarda la valorizzazione delle fonti, in particolare iconografiche: foto, filmati, opere d’arte non sono state relegate a mere illustrazioni ma sono diventate un vero e proprio ambiente interattivo. La seconda linea guida, invece, riguarda l’ironia.
L’ironia, dicevamo, o comunque un approccio non convenzionale agli argomenti trattati. Una prospettiva possibile grazie anche alla natura “clownesca” di Sordo, passato, nel corso delle stagioni, dal ruolo di lettore dei soggetti a vero protagonista dei temi narrati: un aviatore della prima guerra mondiale, un pretendente al trono all’epoca di Maria Teresa o un cantastorie durante una crociata.
È il classico narratore onnisciente? Sì e no. In alcuni casi qualcosa lo sa, in altre è all’oscuro di tutto. A volte è un navigato viaggiatore del tempo, altre un cronico pasticcione che combina guai nello spaziotempo. Blasfemia? Non proprio. Il cinema, in effetti, da sempre utilizza in chiave di commedia la Storia, essendo essa stessa un calderone inesauribile di personaggi, vicende e contesti che si prestano non solo a essere raccontati (fin qui niente di stupefacente) ma soprattutto a essere “stravolti” secondo una rilettura ironica.
Affrontare temi “seri” con il giusto del LOL? La grande satira e la grande commedia fanno anche questo: prendono gli argomenti più ostici e hanno il coraggio di contaminarli con il riso. C’è, ad esempio, uno sketch del duo comico Key & Peele (2012) dedicato al tema della schiavitù degli afromaericani, dove i due, in un surreale ribaltamento, si lamentano di essere lasciati per ultimi in un’asta di schiavi. E perché non metterci anche un’Armata Brancaleone (1966), dove, tra le altre cose, troviamo la parodia della tragica crociata dei pezzenti di Pietro l’Eremita.
Bravi tutti, si potrebbe dire, a scherzare su temi e personaggi che non toccano nervi scoperti: chi potrebbe, nel 2024, indignarsi per una battuta fatta sulla prima crociata? Più l’orologio della storia si avvicina ai giorni nostri, però, più questa prospettiva si fa spigolosa. Potevamo osare di più raccontando, ad esempio, la Shoah o il fascismo? Forse.
La verità è che si è presentata un’esigenza differente che ci ha portato a impiegare i registri comici per affrontare certi temi storici percorrendo, però, una strada diversa da quella solitamente utilizzata dal cinema. Per noi l’ironia rimane uno strumento didattico: la utilizziamo per introdurre un argomento in modo non ortodosso, per smitizzare alcuni uomini e donne celebri, per rendere più accattivanti una serie di eventi storici, per avvicinarli allo spettatore. Ridere di qualcosa, in fondo, è come mostrare che quella stessa cosa è comune a noi tutti.
E allora ben venga la comicità, quando la risata diventa attivatore. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che Storia in 5 mosse nasce per il pubblico di docenti e studenti e rimane, quindi, la necessità di racconto educativo, se non documentaristico. Se la satira decostruisce per motivi “etici”, perciò, noi de-costruiamo per motivi “didattici”: per cui, dopo la risata, ti becchi lo spiegone, come direbbe il noto attore Stanis La Rochelle.
Tirando le somme, quindi, non resta che chiederci: ridere di ogni cosa, a partire dalla storia, è possibile? Non sta a noi, però, la parola finale su questo argomento. Quello che possiamo tentare di fare, come professionisti della divulgazione, è sempre tenere a portata di mano una buona dose di ironia, e una dose ancora più abbondante di autoironia. D’altra parte, lo diceva anche il buon Pasolini, la serietà è l’unica virtù di chi non ne ha altre.
Trovate tutti i video del progetto Storia edu. (tra cui le puntate di Storia in 5 mosse) sul canale YT della Fondazione Museo storico del Trentino. Lasciate un like e commentate!
(Aggiornato al 22 febbraio 2024)