Tra incanto e disincanto
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David Bidussa. L’invenzione del Natale
David Bidussa è stato docente di scuola superiore, collaboratore di riviste e giornali, autore di libri quali "Il mito del bravo italiano" (il Saggiatore 1994), "La mentalità totalitaria" (Morcelliana 2002), "I have a dream" (BUR 2006) e "Siamo italiani" (Chiarelettere 2007). Il suo ambito di lavoro è la storia sociale delle idee. Partendo dal suo approccio a cavallo tra storia e antropologia gli abbiamo chiesto di parlarci dell’invenzione del Natale, ovvero di come e quando abbiamo iniziato ad associare a questa ricorrenza determinati oggetti, simboli e abitudini.
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Indovina chi porta i regali? Dai re magi alla befana fascista
“Babbo Natale porta i regali ai bimbi buoni” è una frase che viene da lontano e che caratterizza questi giorni di spasmodica attesa, ma non è stata sempre vera e non è poi così diffusa come si pensi. Sono molti a contendere nel mondo lo scettro di “donatore più generoso” all’arzillo inquilino del Polo Nord.
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Il 25 dicembre le armi tacciono…o no?
Ogni anno nel giorno di Natale si ricorda un episodio della Grande Guerra in cui i soldati deposero le armi per fraternizzare. Lo scopo è mostrare come la forza di questa festività abbia fatto tacere perfino i cannoni di una delle più grandi tragedie dell’umanità. Un viaggio fra i 25 dicembre di questi ultimi due millenni racconta però una realtà ben diversa.
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Renato Morelli. L’incredibile origine del “cantare la stella”
Etnomusicologo, regista, musicista, ha condotto una ricerca trentennale sulla tradizione di “cantare la stella” o “i tre re” iniziata in alta Val dei Mocheni e proseguita in giro per l’Europa. Uno studio che lo ha portato a scoprire come quella che sembrava una semplice tradizione popolare sia in realtà il frutto di un’operazione controriformista per arginare Lutero e le sue convinzioni, tra cui l’aspra critica al culto dei Magi.
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Quelli del carbone
“A Natale siamo tutti più buoni” dice il famoso adagio della pubblicità dei panettoni. Ma la pubblicità, si sa, fa appello all’universo dei desideri più che alla realtà. Non così la produzione letteraria o cinematografica: nei racconti, romanzi, film di animazione, i personaggi cattivi esistono eccome, e anzi, riscuotono una certa popolarità. Nella loro “cattiveria” hanno però talvolta il difetto di redimersi, rivelandosi alla fine non tanto perfidi ma piuttosto “diversamente buoni”.
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Albero o presepe?
Da quando si decora un albero nel salotto di casa? Chi ha avuto l'idea di riprodurre la natività di Betlemme? E cosa c'entrano alberi di Natale e presepi con una lettera del Magistrato aulico di Trento nel 1900? Le decorazioni natalizie raccontano tradizioni e culture, che a volte, in certi luoghi, si incontrano.
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In sala e sul divano: dai cult alle nuove tendenze
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La vita è meravigliosa (Frank Capra, 1946)
Considerato da molti uno dei più bei classici di Natale il film racconta la storia di George Bailey, un uomo che ha dedicato tutta la vita ad aiutare il prossimo, e colto dalla disperazione, è sul punto di suicidarsi la sera della vigilia di Natale. In suo soccorso arriverà un angelo di “seconda classe”. @G.D.B.
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Vacanze di Natale (Carlo Vanzina, 1983)
Raccontato come il primo cinepanettone, in realtà l’intento degli sceneggiatori era girare una commedia, una satira feroce verso un certo ambiente romano cafone che voleva spadroneggiare a Cortina. Una fotografia di una fetta d’Italia degli anni ’80. @Gaumont
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Una poltrona per due (John Landis, 1983)
Per quanto non sia un film delle feste, in Italia la messa in onda di questa pellicola significa una sola cosa: Natale! È la storia di una scommessa tra due miliardari annoiati che prevede lo scambio di posizione tra un ricco agente di cambio e un senzatetto truffatore. @Universal Pictures
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Parenti serpenti (Mario Monicelli, 1992)
Tutto sembra andare bene durante l’annuale riunione natalizia di una famiglia a Sulmona in Abruzzo fino a quando non si deve decidere a chi affidare le cure dei due anziani genitori. Un film raccontato dal basso, attraverso lo sguardo di un ragazzino, un punto di vista ingenuo…o forse no?@CDI
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Nightmare Before Christmas (Henry Selick, 1993)
Dal genio di Tim Burton il film segue le vicissitudini di Jack Skeletron, re del paese di Halloween che, dopo aver scoperto un mondo interamente dedicato al Natale, decide di portare questa festa anche a casa propria con risvolti del tutto imprevedibili. @Buena Vista International Italia
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Il Grinch ( Yarrow Cheney e Scott Mosier, 2018)
Un personaggio che oramai è divenuto un vero e proprio testimonial del periodo natalizio. In questo terzo adattamento d’animazione rielabora, riuscendoci, il classicismo portato nell’immaginario collettivo dal live action degli anni 2000, diretto da Ron Howard e con protagonista Jim Carrey. @Universal Pictures
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Happy! (Grant Morrison e Brian Taylor, 2017-2019)
Non poteva mancare una serie televisiva! Il protagonista è Nick Sax un ex-poliziotto alcolizzato che condisce le sue giornate con droghe e cinismo. Dopo una sparatoria Nick si risveglia e inizia a vedere un unicorno volante blu: Happy è l’amico immaginario di una bambina rapita da uno squilibrato vestito da Babbo Natale e sta cercando aiuto! @Netflix
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Il salto / The leap (Andrea Andreotti, 2018)
Una storia raccontata mentre Trento si prepara per il Natale. Un documentario corale. Dodici persone provenienti da quattro continenti, che raccontano le scoperte, le gioie, le delusioni, le difficoltà che il lasciare la propria terra porta con sé. Per tutti il comun denominatore è quel “salto”, la scelta di abbandonare casa propria per ricominciare tutto da capo. @Fire Escape