Dissonanze

#11

Dissonanze

Modena City Ramblers. Il folk che resiste

Modena City Ramblers. Il folk che resiste

Chi non conosce i “Modena”? Che si sia loro fan o meno, impossibile non ricordare qualcuno dei loro pezzi o aver orecchiato le loro cover, come quella di Bella Ciao o di Contessa. Ispirata da sempre al folk irlandese, la band emiliana è attiva (con molti cambi nella formazione) dal 1991 anno in cui fu fondata. C’è molta storia nelle loro canzoni, narrata attraverso biografie emblematiche e anche un certo riconosciuto impegno sociale e politico. Le loro fonti di ispirazione, il rapporto con il pubblico e le storie dei brani più famosi sono al centro di questa intervista con Franco D’Aniello e Massimo Ghiacci in occasione del Festival Living Memory in cui i Modena City Ramblers hanno eseguito "L’unica superstite" in presenza della protagonista del brano, Liliana Manfredi.

17 min

Antonio Fanelli, 70 anni di canti di lotta

Antonio Fanelli, 70 anni di canti di lotta

È ancora possibile occuparsi oggi di canto popolare e di protesta? Ne abbiamo parlato con lo storico e antropologo Antonio Fanelli. Fanelli insegna all'Università La Sapienza di Roma, tra i suoi interessi di ricerca troviamo la storia orale e il canto popolare. Nel 2017 ha pubblicato per Donzelli “Controcanto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap”. Fa parte della giunta esecutiva dell'Istituto De Martino ed è direttore della rivista “Il De Martino. Storie, voci, suoni”.

16 min

Under control

  • Festival di Spoleto: O Gorizia tu sei maledetta (1964)

    All’edizione 1964 del Festival dei Due Mondi di Spoleto, durante lo spettacolo Bella Ciao dell’N.C.I, Michele Straniero intona la canzone O Gorizia tu sei maledetta. Alla strofa “Traditori signori ufficiali/ voi la guerra l’avete voluta/ scannatori di carne venduta/ questa guerra ci insegna a punir”, degli allievi ufficiali presenti in platea reagiscono con violenza. Straniero viene denunciato per vilipendio alle forze armate. @Internet Archive

  • C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones (1966)

    Uscita nel 1966, la celebre canzone di Gianni Morandi suscitò subito scandalo. Oltre a provocare un’interrogazione parlamentare sul diritto di critica alla politica estera di un Paese alleato, fu censurata dalla Rai per il verso “Mi han detto vai nel Vietnam e spara ai Vietcong”. La censura fu superata grazie all’onomatopeica “Mi han detto vai nel tatatà e spara ai tatatà” @MGMC

  • Bocca di rosa (1967)

    Dopo la prima uscita, nel 1967, la canzone di Fabrizio De Andrè subì una modifica del testo. Il verso “Spesso gli sbirri e i carabinieri/ al proprio dovere vengono meno/ ma non quando sono in alta uniforme/ e l’accompagnarono al primo treno” venne cambiato in “Il cuore tenere non è una dote/ di cui siano colmi i carabinieri/ ma quella volta a prendere il treno/ l’accompagnarono malvolentieri” su pressione dell’Arma. @Internet Archive

  • Le Pussy Riot durante l’esibizione nella Chiesa di Cristo Salvatore a Mosca (2012)

    Entrate nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, delle artiste del collettivo hanno inscenato una canzone contro la rielezione di Putin prima di essere fermate e scortate fuori. Arrestate con l’accusa di teppismo e istigazione all’odio religioso, nell’estate del 2012 tre di loro sono state condannate a due anni di reclusione, suscitando proteste sia nel Paese che all’estero. @Internet Archive

  • L’epica criminale: i Narcocorridos messicani (2015)

    Il Comune di Chihuahua ha multato gli organizzatori di un concerto della band Los Tigres del Norte, nota per i testi che celebrano i boss del narcotraffico come Pablo Escobar e Felix Gallardo. Lo Stato del Messico settentrionale non è l’unico ad aver cercato di proibire con leggi e sanzioni l’esibizione dei narcorridos, canzoni che narrano le gesta dei grandi criminali e per questo giudicate dannose per la società. @Internet Archive

  • “Ingiurie alla Corona”: i rapper in Spagna (2018)

    A inizio 2018, due rapper spagnoli sono stati condannati per “ingiurie alla Corona” ed “esaltazione del terrorismo”. Il catalano Pablo Hasél è stato tratto in arresto a Lleida, dopo che si era barricato con un gruppo di studenti all’interno dell’Università. Il maiorchino @Valtònyc è invece fuggito in Belgio, dove si è appellato alla Corte europea dei diritti umani. @Reuters

  • Neomelodici e Camorra: il caso Tony Colombo (2019)

    Autore di oltre 20 dischi e protagonista di tour mondiali, il cantante neomelodico siciliano Tony Colombo ha sposato nel 2019 la vedova di un boss della Camorra. Nel 2021 sono stati loro sequestrati dalla Procura Antimafia beni per oltre 100mila euro. La carriera di Colombo, accusato di riciclaggio, sarebbe stata secondo i giudici sostenuta coi proventi delle attività illecite @Internet Archive

  • La “trap comunista” della P38 e l’apologia di terrorismo (2022)

    A seguito di alcune denunce dei familiari delle vittime, la band bolognese P38 è stata indagata per apologia del terrorismo. Accusato di istigare il ricorso alla lotta armata, fra riferimenti espliciti agli “anni di piombo”, a organizzazioni e regimi d’estrema sinistra, il gruppo rappresenta il primo caso in Italia di artisti che rischiano una pena detentiva per il contenuto dei testi @Fanpage

  • Il “decreto anti-rave” (2023)

    Presentato con una formula giudicata da più parti troppo vaga e sproporzionata, la “norma anti-rave” è stata approvata con modifiche all’inizio del 2023. Tra i primi atti del governo Meloni in nome della lotta all’illegalità, punisce con la reclusione da 1 a 3 anni “chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne profitto” @Il Fatto quotidiano