Preziose cianfrusaglie

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Preziose cianfrusaglie

Francesco Frizzera. Un oggetto tante storie

Francesco Frizzera. Un oggetto tante storie

Come può un museo moderno esporre oggetti “sensibili” come le armi o frutto di predazioni per esempio durante l’epoca coloniale? Come può disinnescare la portata negativa di certi simboli come quelli legati al nazifascismo? E come può dopo oltre cent’anni continuare ad implementare le proprie collezioni? Di questi e altri temi abbiamo parlato con Francesco Frizzera, direttore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.

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Se quelle macchine potessero parlare…

Se quelle macchine potessero parlare…

Ci sono oggetti che a prima vista non diremmo “politici”. Eppure senza di loro non sarebbero state scritte parole importanti di dissenso, denuncia, sensibilizzazione. Sono le macchine a stampa, protagoniste di una florida produzione di volantini e giornali, spesso realizzati e distribuiti in clandestinità. Alcune di queste, dopo essere state dei veri e propri strumenti di lotta, si “godono la vecchiaia” nei magazzini o nelle sale dei musei.

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Dagli spalti della politica alle vetrine dei musei

  • Calamaio a forma di statuetta raffigurante l’Imperatore Napoleone Bonaparte su piedistallo (XIX secolo)

    Il mito napoleonico pervade anche il mondo degli oggetti, dai reperti a lui attribuibili ai “gadget” di ogni tipo con la sua effigie diffusi dall’Ottocento sino a oggi. @Fondazione Museo storico del Trentino

  • Portasigari raffigurante Giuseppe Garibaldi in camicia rossa nell’atto di pulire lo Stivale (Seconda metà del XIX secolo)

    Anche la figura di Garibaldi, protagonista del Risorgimento italiano, osannato durante la sua vita e continua fonte di ispirazione politica e ideale anche nel Novecento, si contraddistingue per il proliferare di moltissimi memorabilia e gadget. @Fondazione Museo storico del Trentino

  • Scheggia del letto di Giuseppe Mazzini nella prigione di Savona.

    A partire dall’Ottocento il Risorgimento italiano diviene parte di un racconto patriottico fortemente ispirato ai modelli religiosi cattolici. I musei si riempiono di “reliquie” dei “martiri” della patria, come questa scheggia “proveniente” dal letto di Mazzini, ideale erede dei frammenti della Vera Croce di Cristo oggetto di culto nelle chiese di tutta Europa durante il Medioevo. @Fondazione Museo storico del Trentino

  • Fazzoletto rosso commemorativo per Isidoro Giacomin "Fumo", comandante partigiano del Battaglione Garibaldi Gherlenda, ucciso nel 1944

    Un vasto numero di oggetti politici commemora sin dall’immediato dopoguerra la Resistenza italiana al nazifascismo come strumento di rivendicazione dei valori espressi dal mondo partigiano e sono anche elemento del racconto storico all’interno dei musei. @Fondazione Museo storico del Trentino

  • Posacenere antisemita raffigurante l’avarizia di un ebreo che si lamenta degli esosi costi dei trattamenti termali (fine XIX secolo)

    L’antisemitismo diffuso in Europa da secoli contraddistingue anche uno sterminato numero di oggetti, come questo gadget turistico, realizzato originariamente per gli ospiti della città termale di Kalsbad (odierna Karlovy Vary, Repubblica ceca) e ritrovato alla fine della seconda guerra mondiale presso una sede delle SS naziste a Predazzo in Trentino @ Fondazione Museo storico del Trentino

  • Manifesto della Democrazia Cristiana diffuso per il referendum Monarchia-Repubblica (1946)

    I manifesti politici ricoprono per tutto il Novecento ogni angolo d'Italia: grazie alla combinazione di testo e immagini di grande impatto essi divengono centrali nella comunicazione pubblica, ad esempio in occasione del referendum Monarchia-Repubblica, prime elezioni democratiche dopo il ventennio fascista. @Fondazione Museo storico del Trentino

  • Insegna luminosa di una sezione del Partito socialista italiano di unità proletaria (1964-1972)

    Le città italiane durante la prima Repubblica erano costellate da una capillare rete di circoli di partito, espressioni di ogni orientamento ideologico. Le targhe di queste sedi sono oggi conservate da musei e collezionisti a memoria di quella stagione e di organizzazioni politiche scomparse da anni. @Fondazione Museo storico del Trentino

  • Frammenti del Muro di Berlino; tra questi uno sigillato in una busta contenente anche la certificazione ufficiale di provenienza

    Dopo la caduta del muro, che dal 1961 aveva diviso in due la città di Berlino, le due Germanie e l’intera Europa, vengono collezionati in tutto il mondo come ricordi di una vicenda centrale nella storia contemporanea ma anche come gadget turistici.. @ Fondazione Museo storico del Trentino

  • Bustina di zucchero illustrata con il volto di Silvio Berlusconi e il simbolo del partito Forza Italia, distribuita per le elezioni europee (2004)

    Silvio Berlusconi, figura centrale nella vita politica italiana dal 1994 al 2023, fece largo uso di oggetti propagandistici, soprattutto durante le campagne elettorali, all’interno di una strategia finalizzata a imporre la propria figura di leader nell’immaginario degli italiani. @Collezione privata