Un prima e un dopo?

#25

Un prima e un dopo?

Guido Melis. Dal fascismo alla Repubblica: la macchina dello Stato alla prova del cambiamento

Guido Melis. Dal fascismo alla Repubblica: la macchina dello Stato alla prova del cambiamento

Le istituzioni pubbliche di un Paese spesso sono lente nel recepire i cambiamenti, anche i più significativi, e la loro refrattarietà al cambiamento costituisce una delle caratteristiche più importanti dei momenti di transizione nella storia delle società. Tra la fine del regime fascista (25 luglio 1943) e la proclamazione dei risultati favorevoli alla Repubblica in Italia (13 giugno 1946) passano mesi importanti e convulsi, durante i quali la macchina dello Stato viene sottoposta a torsioni e cambiamenti fondamentali. Il professor Guido Melis ne illustra le linee fondamentali e, soprattutto, i tratti di continuità.

22 min

Disegnare l’indicibile

  • È colpa sua

    Uccide donne e bambini. Uccide senza ragione. È colpa sua se c’è la guerra. So queste cose perché non sono uno stupido. Le ho lette sul manuale. Sul manuale c’è scritto tutto. (Davide Calì, Serge Bloch, Il nemico. Una favola contro la guerra, Terre di mezzo, 2010)

  • Sono nemici

    Si vede qualcosa che potrebbe essere un deserto. In cui ci sono due buchi. Nei buchi due soldati. Sono nemici. (Davide Calì, Serge Bloch, Il nemico. Una favola contro la guerra, Terre di mezzo, 2010)

  • La fuga

    Un giorno, dei colpi di missile risuonano nell’accampamento. I soldati escono con le armi in pugno. Akim ne approfitta per scappare. Corre, corre, corre. (Claude K. Dubois, Akim corre, Babalibri, 2014)

  • Io non capivo

    Dapprima fu come una pioggia di grandine. Come la voce di un tuono. Poi tutto fumo, fuoco e frastuono e io non capivo. (Nicola Davies, Rebecca Cobb, Il giorno che venne la guerra, Salani editore, 2018)

  • Solitudine

    Akim piange spesso per la sua famiglia e per la sua vita. (Claude K. Dubois, Akim corre, Babalibri, 2014)

  • ll soldatino

    Il soldatino aveva l’uniforme. E il fucile in spalla. I suoi confini erano: a nord la testa con l’elmetto. A sud i piedi con gli anfibi. A est la mano sinistra che stringeva una bomba a mano. A ovest la mano destra per sparare. (Cristina Bellemo, Veronica Ruffato, Il soldatino, ZOOlibri, 2020)

  • Attaccare, mirare, sparare

    Non aveva mai bussato in vita sua. Solo sfondato porte. Per attaccare mirare sparare ritirata. Attaccare mirare sparare… (Cristina Bellemo, Veronica Ruffato, Il soldatino, ZOOlibri, 2020)

  • Ignoranza

    Come mai sono circondato da tutte queste facce colorate? Sire, lei è da molto tempo che non fa un giro per il regno. (Giancarlo Macrì, Carolina Zanotti, Mauro Sacco, Elisa Vallarino, IL MURO, NuiNui, 2022)

  • Intolleranza

    Io tutte queste facce colorate non le voglio vedere! Ma sire… (Giancarlo Macrì, Carolina Zanotti, Mauro Sacco, Elisa Vallarino, IL MURO, NuiNui, 2022)

  • Dialogo?

    “Perché non fate pace, tu e i corvi?” chiese. “È troppo tardi ormai” rispose il contadino arrabbiato. “Non è mai troppo tardi per sistemare le cose” disse la civetta. (Leo Lionni, Sei corvi, Babalibri Editore, 2017)